Eugenio Prati. Il pittore che narrò la vita trentina dell’Ottocento

Titolo: Eugenio Prati. Il pittore che narrò la vita trentina dell’Ottocento
Anno: 2007
Autore: Elisabetta Staudacher
Editore: Croxarie
Abstract: Con questo libro-monografia sul pittore valsuganotto protagonista, assieme a Giovanni Segantini e Bartolomeo Bezzi, della cultura artistica dell’Ottocento, nel centenario della scomparsa (1842-1907), la storica dell’arte Elisabetta Staudacher ci conduce all’interno del suo mondo, accompagnandoci lungo gli anni che scandiscono la vita, i rapporti, gli scambi, i successi e, soprattutto, aprendoci i carteggi intercorsi tra l’artista stesso, i suoi genitori, la contessa Virginia Alberti Poja, la figlia baronessa Giulia Turco Turcati, il barone a Prato.

Uomini e fatti del “Gherlenda”

Titolo: Uomini e fatti del “Gherlenda”. La Resistenza nella Valsugana orientale e nel bellunese
Anno: 2005
Autori: Giuseppe Sittoni
Editore: Croxarie, Mosaico
Abstract: Maneggiare la memoria è sempre un’operazione delicata, da intraprendere con rispetto e pazienza. La memoria fotografica di una comunità è fatta di tante istantanee “di famiglia” che documentano fatti, persone, luoghi, dove la maestria del fotografo cede necessariamente il passo al valore documentaristico dello scatto. A volte però capita di imbattersi in una fortunata combinazione di testimonianza e bravura tecnica di chi osserva attraverso l’obiettivo. E’ il caso di Luigi Zambiasi, che inaugura le “Istantanee di comunità” con una selezione del suo sterminato archivio, riportando alla memoria i volti di un passato recente in termini storiografici, reso lontano dalle profonde mutazioni vissute dalla nostra comunità negli ultimi decenni. è uno squarcio di luce dove prevale, nell’insieme, l’arte di saper fissare sul negativo l’essenza stessa di un periodo storico attraverso un ritratto, uno sguardo, un sorriso.

La brentana. L’alluvione del 1966 nella Valsugana orientale

La brentana

Titolo: La brentana. L’alluvione del 1966 nella Valsugana orientale
Anno: 2004
Autori: Attilio Pedenzini
Editore: Croxarie
Abstract: L’alluvione del ‘66 è ancora ben presente nella memoria di chi vive in Valsugana, per l’eccezionalità dei fenomeni che l’hanno accompagnata (uno su tutti la doppia valanga, di acqua e massi, del torrente Chieppena) ma forse anche perché costituisce un evento di forte carica simbolica. Nei ricordi di chi ha vissuto i “lunghi terribili giorni” c’è un “prima” e un “dopo” dove poco o niente è rimasto uguale: un po’, se vogliamo, come nelle grandi guerre nel Novecento. Anche in questo caso, nella “piccola guerra” scatenata dalla natura, la frattura è un’esperienza dolorosa, di morti e distruzione.

Guido Suster. Alla benevolenza del lettore

Titolo: Guido Suster. Alla benevolenza del lettore
Anno: 2004
Autori: Attilio Pedenzini e Vito Bortondello (a cura di)
Editore: Croxarie
Abstract: Suster divise equamente la sua vita, a cavallo fra Ottocento e Novecento, nella passione per la ricerca storica e nell’attaccamento alla propria comunità, quella di Strigno, nel Trentino orientale: due sentimenti che spesso convergevanoe si intersecavano nelle sue pubblicazioni, nel suo vivere la politica, nella sua attività di amministratore pubblico. I più anziani ne ricordano i grandi baffi grigi e l’incedere austero, ma i loro padri,se ci fossero, ricorderebbero le tante occasioni in cui al “professore” si chiedeva un aiuto o un consiglio, certi di non tornare a casa delusi.

Se Iddio lo permette

Titolo: Se Iddio lo permette. I protestanti evangelici in Valsugana nella storia delle famiglie Carraro e Tiso
Anno: 2003
Autori: Teodoro Tiso
Editore: Croxarie, Mosaico, Biblioteca comunale di Borgo Valsugana
Abstract: La storia delle famiglie Carraro e Tiso, scritta sul filo della memoria e fin troppo sobriamente da Teodoro Tiso, rivela ai lettori presenze, identità, avvenimenti in parte o del tutto sconosciuti. Teodoro è un “credente”, un evangelico, abita a Samone, in Valsugana. Ha raccontato la sua storia a Renzo Grosselli per“L’Adige”: emigrato in Germania nel 1965, ha lavorato per ventuno anni in una fabbrica di Düsseldorf, ma ha anche fatto il pastore della sua fede. Ora nella casa di Samone ha aperto una sala di culto, ove si riuniscono i non molti evangelici della Valsugana. È l’anziano della comunità e il depositario della memoria familiare, che ha deciso, ora, di rendere pubblica.

Rovine

Titolo: Rovine. La Valsugana orientale nella distruzione della grande guerra
Anno: 2003
Autori: Attilio Pedenzini (a cura di)
Editore: Croxarie
Abstract: Questo libro raccoglie circa 140 fotografie che documentano gli effetti della Grande Guerra sul territorio e sui paesi di un lembo del Trentino, la Valsugana orientale, un tempo cerniera fra Austria e Italia. Da sempre terra di conquista e di passaggio, la valle interessata da questa ricerca ha oggi i propri confini amministrativi nel Compresorio della Bassa Valsugana e del Tesino, ma ritrova nella storia i più forti caratteri di unitarietà, spesso messi in secondo piano dai numerosi studi degli ultimi anni, peraltro pregevoli, nei quali prevalgono le vicende delle singole comunità tolte dal più ampio contesto. Di fronte alla dimensione di fenomeni come la Grande Guerra, che dal 1915 al 1918 ha fatto di questa parte del Trentino il campo di battaglia degli eserciti contrapposti, trattare la zona in modo unitario è in un certo senso un obbligo.

Le mie guerre

Le mie guerre

Titolo: Le mie guerre
Anno: 2002
Autori: Attilio Pedenzini e Claudia Zanghellini (a cura di)
Editore: Croxarie
Abstract: Quando abbiamo letto il dattiloscritto originale non abbiamo avuto dubbi sull’opportunità di dare a tutti la possibilità di conoscere un uomo così significativo nella storia recente di questo lembo del Trentino. Ci ha colpito questa figura austera e un po’ rude di vecchio imprenditore che alle soglie dei settant’anni rispolvera il piacere della scrittura per “ricordare” e “insegnare”: sì perché gli scritti di Zanghellini, siano essi in prosa o in poesia, corrispondono all’urgenza di lasciare una testimonianza storica, sociale, politica ma anche pedagogica quando svelano il denominatore comune della vita dell’autore: il lavoro come unica via di riscatto e di libertà.