Le Storie 2025/1

Le Storie, il tradizionale ciclo di incontri con l’autore proposto da Croxarie allo Spazio civico Albano Tomaselli, torna a partire da giovedì con una rassegna di rilievo, curata come di consueto da Massimo Libardi e realizzata grazie alla collaborazione dell’Ecomuseo della Valsugana, del Comune di Castel Ivano, della sede dell’Università della terza età e con il patrocinio dell’Istituto Degasperi e del Centro EDA di Borgo Valsugana.

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Elena Casagrande. Sogni di china (catalogo)

Titolo: Elena Casagrande. Sogni di china
Anno: 2022
Autori: Attilio Pedenzini (a cura di)
Editore: Croxarie
Abstract: 

Catalogo di “Elena Casagrande. Sogni di china”: la grande mostra organizzata da Croxarie presso lo Spazio civico Albano Tomaselli da sabato 25 giugno a domenica 4 settembre 2022.

Elena, disegnatrice per le più grandi case editrici come Marvel e DC Comics, ha vinto nel 2021 l’Eisner Award per la serie Black Widow, edita da Marvel.

Il catalogo è disponibile in mostra negli orari di apertura: da lunedì a domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 (martedì chiuso).

Elena Casagrande. Sogni di china

Elena Casagrande. Sogni di china è la grande mostra organizzata da Croxarie presso lo Spazio civico Albano Tomaselli da sabato 25 giugno (inugurazione con l’artista alle 18) a domenica 4 settembre 2022.

Elena, disegnatrice per le più grandi case editrici come Marvel e DC Comics, ha vinto nel 2021 l’Eisner Award per la serie Black Widow, edita da Marvel.

La mostra è visitabile gratuitamente dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 (martedì chiuso).

Lo Spazio civico Albano Tomaselli è da qualche anno presente nel panorama espositivo e culturale trentino con una serie di mostre che animano l’estate attraverso proposte che hanno toccato il mondo dell’arte nelle sue più diverse espressioni, dalla grafica all’incisione, dalla fotografia alla pittura.
Per l’estate 2022 abbiamo pensato di indagare il mondo del fumetto contemporaneo: mezzo di espressione cugino della televisione e soprattutto del cinema, con i quali occupa un posto di rilievo nella cultura popolare.
Le tanto amate vignette hanno una data di nascita universalmente riconosciuta: domenica 5 maggio 1895 il supplemento a colori del New York World pubblica per la prima volta le avventure di Yellow Kid di R.C. Outcalt: una grande vignetta dove appaiono le caratteristiche “nuvole” che contengono i dialoghi dei personaggi.
Intrattenimento, certo, ma nella sua lunga storia il fumetto è stato anche altro: testimone della società, promotore di riscatto sociale, strumento per promuovere valori, arma potente dello status quo come delle più importanti battaglie civili. La sua popolarità ha attraversato confini e generazioni per arrivare fino a noi grazie alle grandi multinazionali come Marvel e DC ma anche a piccoli e tenaci editori, molti di questi italiani, che lavorano con passione allevando talenti che ogni tanto escono dal piccolo recinto degli appassionati per raggiungere un pubblico più ampio. è il caso di Elena Casagrande, talentuosa artista romana che dalla Scuola del fumetto della capitale ha raggiunto l’America (non è metaforico) grazie alla sua tenacia e alla sua indubbia bravura, aprendo le porte di editori prestigiosi come Marvel, DC o IDW, fino alla conquista, nel 2021, del prestigioso Eisner Award per la serie Marvel dedicata a Black Widow. L’Eisner, giova ricordarlo, sta al fumetto come l’Oscar sta al cinema.
Elena è dunque la protagonista della mostra estiva del nostro Spazio civico. Rendiamo omaggio alla sua arte che mescola i manga delle letture giovanili a una robusta conoscenza della storia del fumetto americano per rileggere il tutto attraverso il suo segno originale e affascinante, con l’augurio, rivolto soprattutto ai giovani, di seguire con passione e tenacia i loro sogni.
ANDREA TOMASELLI
CROXARIE

Classe 1983, dopo il Liceo Scientifico, Elena decide di seguire la sua passione principale, il disegno, iscrivendosi alla Scuola Internazionale di Comics a Roma. Da studente diventa assistente di David Messina, suo insegnante, iniziando a lavorare con IDW Publishing. Da quel momento la collaborazione con IDW continua fino a oggi, con serie di fumetti come Star Trek (Klingons: Blood
will tell, Orions, Q, Spock: Reflections), Ghost Whisperer (The haunted), Angel (Auld Lang Syne, Doyle, Smiletime, A hole in the world, Illyria: Haunted e sesta stagione), Infestation, True Blood
(The French Quarter), Doctor Who (Prisoners of Time) e X-Files.
Negli USA lavora per la Marvel, disegnando personaggi come Spiderman (Marvel Heartbreakers – A Chemical romance, Ultimate Spiderman #157), Spitfire (Women in Marvel) e Red Hulk (Hulk) e varie copertine.
Per DC Comics realizza alcune tavole di Arrow e The Flash, la miniserie Vigilante: Southland, l’annuale di Batgirl – The Brightest star in Heaven, il racconto Galentine’s Day per il tascabile Mysteries of Love in Space e il racconto Batman One per Batman Secret Files, alcuni numeri di Catwoman, il racconto di Harley Quinn Little Christmas Tree per New Year’s Evil, il racconto di Wonder Woman The Interrogation per il numero 750 e, recentemente, alcune tavole per il crossover Trial of the Amazons.
Per Image ha partecipato al finale della serie Hack/Slash. Per Boom! Studios è l’artista della serie di Mike Carey Suicide Risk e illustra il romanzo sequel di Grosso guaio a Chinatown. Lavora poi alla nuova serie di Doctor Who – The Tenth Doctor per Titan Comics.
È l’artista della serie Black Widow per la Marvel con Kelly Thompson come sceneggiatrice, Jordie Bellaire come colorista e Adam Hughes copertinista regolare. Con Black Widow lei e il suo team hanno vinto l’Eisner Award 2021 come Best New Series.
In Italia ha collaborato con Cronaca di Topolinia (Avalonia Special #3, Sol Mirror #2), Star Comics (La Stirpe di Elan, Jonathan Steel), Tunuè (Mono #2 e #6), Renoir (Tales of Avalon), Manfont (Carlo Lorenzini, Boomouse, Kimera Mendax) Panini Comics (Il ragazzo Invisibile) e Bugs Comics (Mostri #9, Samuel Stern – variant covers).
È stata componente del Truckers Studio.

Le storie 2022

Tornano gli incontri con l’autore. Quest’anno gli appuntamenti saranno guidati da Paolo Borgatta e Massimo Libardi. Appuntamento allo Spazio Civico Albano Tomaselli a partire da venerdì 4 marzo

Sulle vicende agricole della Valsugana

Titolo: Sulle vicende agricole della Valsugana. Un racconto per immagini
Anno: 2020
Autori: Irene Fratton (a cura di)
Editore: Ecomuseo della Valsugana, Croxarie
Abstract: Le fotografie presenti in questo catalogo sono in buona parte esposte al parco fluviale di Bieno nella mostra “Sulle vicende agricole della Valsugana”, dal primo luglio al 31 agosto 2020. Gli autori sono vari e non sempre conosciuti, dato che le fonti sono diverse: archivi comunali, collezioni private, biblioteche. Sono senz’altro pregiate una serie di immagini scattate da don Cesare Refatti e da Luigi Cerbaro (1914-1968), fotografo di professione prima a Borgo Valsugana e poi a Bassano del Grappa, che nelle sue opere ha documentato i diversi mestieri dell’agricoltura. Tutte le fotografie, però, anche quelle scattate da mano meno esperta, sono significative nel mostrare gli ultimi periodi di sopravvi-venza di molte tradizioni legate al lavoro agricolo: offrono uno spaccato interessante sul mondo contadino di ieri, sulla sua durezza ma anche sul suo fascino. Fonte delle informazioni per questo testo, per il materiale fotografico e per la mostra è il volume “Sulle vicende agricole della Valsugana. Notizie e appunti tra Otto e Novecento”, un esaustivo saggio storico sullo sviluppo agricolo di questa valle, scritto da Franco Gioppi ed edito nel 2018 dall’Associazione Agraria di Borgo Valsugana. A loro un sentito ringraziamento per aver consentito la realizzazione di questo progetto.

Nereidi

Titolo: Nereidi
Anno: 2018
Autori: Claudio Bellin, Nereo Tomaselli
Editore: Croxarie
Abstract: Nereo, figlio di falegname con una grande passione per il disegno, studia all’istituto d’arte di Trento, dove si diploma nel ‘56. Poi il Magistero d’Arte a Firenze, dove ottiene la laurea. Inizia così una lunga carriera da insegnante nelle scuole medie di Grigno, Tezze, Pieve Tesino, Strigno e all’Arcivescovile di Trento. Nel frattempo però lui continua a sperimentare: tecniche diverse, olio, acrilico, soprattutto in un periodo in cui si cimenta nell’astrattismo, pur non riuscendo a liberarsi completamente da forma e materia. Solo in seguito, con l’areografo, il passaggio tra i due mondi risulterà perfettamente naturale.
Alla fine Nereo ritorna sempre alla sua passione: il legno, ereditata dal padre assieme alle tecniche per “plasmarlo”. Lo usa naturale o policromo, lavorato a mano o a macchina, con riferimenti a grandi artisti come Depero nella festosità delle forme, a Vallazza negli intarsi o a Brancusi nella ricerca della verticalità ma il lavoro complessivo risulta assolutamente unico e personale.

Libera nos a malo

Titolo: Libera nos a malo. Tracce di devozione popolare
Anno: 2017
Autori: Attilio Pedenzini (a cura di)
Editore: Ecomuseo della Valsugana, Croxarie
Abstract: Per la salute, per il raccolto, per il futuro dei figli, per il ritorno a casa, per la prosperità, contro le calamità naturali, contro la guerra, contro la malattia. Lo sguardo al divino è una presenza costante nella nostra società post contadina, post industriale, post tutto, e assume il tono spaventato di una richiesta d’aiuto, della paura di non riuscire a coabitare il qui e ora, del fare i conti con l’imponderabile. È una religiosità che pesca a piene mani dalla semplice vita dei campi, si nutre di simboli e di riti, cerca nel pastore la guida per piegare una natura più matrigna che madre. Offre, infine, la speranza di vincere la morte, di sopravvivere alla consunzione del corpo.Sono tantissimi i percorsi di ricerca offerti dalla devozione popolare. L’Ecomuseo ha iniziato, a partire dal 2013, promuovendo la conoscenza e le visite delle Sacre dimore. Nel nostro sito web sono disponibili le schede e la mappa di tutte le chiese (quest’ultima la trovate anche in appendice a questo catalogo). Ora il cammino prosegue, senza pretese di esaustività, attraverso la suggestione delle immagini. La mostra ci accompagna infatti in un viaggio volutamente non cronologico attraverso alcuni momenti di devozione pubblica, dove il dialogo con il divino da personale diventa collettivo, nei suoi segni, nelle sue presenze, nei suoi rituali, quasi ad amplificare la richiesta di sempre: “libera nos a malo”.